Biografia cronologica:
Lucio Battisti
(Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) è stato un
musicista e cantautore italiano. È considerato una delle massime
personalità nella storia della musica leggera italiana sia come
interprete della sua musica, sia come autore per altri artisti. In
tutta la sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi.
La sua produzione ha rappresentato una svolta decisiva nel pop e nel
rock italiani: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio
Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della
canzone tradizionale e melodica.
Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi
ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il
coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita
quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e
inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della
sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con
Pasquale Panella.
1965: Lucio Battisti conosce Mogol, con cui allaccia un rapporto
professionale e di amicizia molto proficuo. 1967: La coppia artistica firma 29 Settembre, clamoroso successo
degli Equipe 84. 1969: Presenta a Sanremo Un'avventura. Vince il Festivalbar con
Acqua azzurra, acqua chiara. Scrive per Patty Pravo il brano Il
Paradiso e per i Formula Tre Questo folle sentimento, molto popolari
e incide Mi ritorni in mente, classico del suo repertorio. Pubblica
il primo album, Lucio Battisti, antologia dei suoi primi successi. 1970: Bissa il successo dell'anno precedente con Emozioni, il suo
primo album a arrivare in vetta alle classifiche di vendita. Vince
il Festivalbar con Fiori rosa, fiori di pesco. Matura la scelta di
abbandonare le manifestazioni canore. 1971: Cambia etichetta dalla Dischi Ricordi alla Numero Uno, fondata
da Mogol. Pubblica Amore e non amore, primo per sei settimane.
Registra due singoli di strepitoso successo Pensieri e parole e La
canzone del sole ed è coautore con Mogol dei brani Amore caro, amore
bello, Amor mio e Eppur mi son scordato di te, portati al successo
da altri interpreti. 1972: Esce Umanamente uomo: il sogno, primo per tredici settimane e
da cui è estratto il famoso singolo I giardini di Marzo. 1973: Raggiunge probabilmente l'apice della popolarità, pubblicando
Il mio canto libero e Il nostro caro angelo, i due album più venduti
dell'anno. 1974: Al ritorno da un viaggio con Mogol in America Latina, registra
Anima latina, album atipico ma di successo. 1976: Pubblica Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso,
eccetera, da cui è tratto il singolo più venduto dell'anno, Ancora
tu. Il progressivo allontanamento col pubblico si concretizza nella
decisione di Battisti di non programmare altri concerti o tour e
ufficializza il suo ritiro dalla vita pubblica. 1977: Io tu noi tutti, da cui estrae il singolo Amarsi un po'
(nuovamente il più venduto dell'anno), viene tradotto anche in
lingua inglese, con l'album Images, accolto con diffidenza
all'estero. 1978: Ottiene il più grande successo commerciale con il 33 giri Una
donna per amico, oltre un milione di copie vendute. 1980: Si incrina il rapporto con Mogol, con cui pubblica il suo
ultimo album insieme, Una giornata uggiosa. Se ne trae l'omonimo
singolo, celebre per il brano inciso sul retro, Con il nastro rosa. 1982: A seguito della rottura con l'amico paroliere, Battisti incide
E già, spiazzando il suo pubblico che accoglie il disco poco
calorosamente. I testi li scrive la moglie sotto lo pseudonimo di
Velezia. 1986: Dopo quattro anni di silenzio, Lucio si ripresenta con Don
Giovanni, 33 giri nato dalla collaborazione con Pasquale Panella. 1988: Esce l'album L'apparenza, con buon apporto di critica ma
inviso al grande pubblico. È l'ultimo disco di Battisti ad arrivare
al primo posto della classifica. 1990: Esce l'album La sposa occidentale. 1992: Esce l'album Cosa succederà alla ragazza. 1994: Esce l'ultimo album di Lucio Battisti, Hegel, per cui si
avvale dell'ultima volta della collaborazione del poeta Panella. 1998: Dopo lunga malattia, forse motivo del suo progressivo
allontanamento dalla vita pubblica, Lucio Battisti muore in un
ospedale di Milano il 9 settembre, a 55 anni.
Esordi
1965-1966: i primi passi e l'incontro con Mogol. Il giovane Lucio muove i primi passi nel mondo della musica
imparando a suonare la chitarra da autodidatta. Si trasferisce con i
genitori a Roma nel 1947, e dopo il diploma in elettrotecnica nel
1962 e un periodo di gavetta a Napoli con I Mattatori e
successivamente con I Satiri, si trasferisce a Milano, dove si
unisce a I Campioni, il gruppo che accompagna Tony Dallara,
capitanato da Roby Matano. Battisti vivrà tutto il resto della sua
vita a Milano, prima nel quartiere popolare del Giambellino, per
trasferirsi negli ultimi anni della sua vita in una villa a Molteno,
in Brianza.
È proprio Matano, che ha più volte rivendicato una sorta di
"primogenitura" nella scoperta del talento di Lucio, a spronarlo a
scrivere canzoni. Ne nacquero alcuni pezzi, come Se rimani con me, i
cui testi erano stati scritti da Matano (ma depositati a nome di
Lucio perché l'amico non era iscritto alla SIAE), che rimasero
perlopiù o sconosciuti o addirittura mai pubblicati. Tuttavia,
alcuni di questi pezzi furono successivamente rimaneggiati da Lucio
sulla base di nuovi testi di Mogol, come Non chiederò la carità, che
diverrà Mi ritorni in mente.
Il 14 febbraio del 1965 Battisti riesce ad avere un appuntamento con
Franco Crepax: durante il provino viene notato da Christine Leroux,
una discografica di origine francese arrivata a Milano negli anni
'60, contitolare delle edizioni El & Chris. Cacciatrice di talenti
per la casa discografica Ricordi, fu lei una delle prime a credere
nel talento di Battisti, e fu lei a procurargli il "fatale"
appuntamento col paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol. Riguardo a
questo primo incontro con Battisti, Mogol ha raccontato di non
essere rimasto particolarmente impressionato dalle canzoni che Lucio
gli aveva proposto, ma di aver comunque deciso di collaborare con
lui per la sua umiltà nell'ammettere i propri limiti e la voglia di
fare e di migliorarsi.[citazione necessaria]
Nel 1966, Fu lo stesso Mogol a insistere con Battisti, scettico egli
stesso circa le proprie doti vocali, perché cantasse in prima
persona le sue canzoni, anziché limitarsi ad affidarle ad altri
artisti. Mogol dovette superare non poche resistenze presso la
Ricordi, la loro casa discografica, ma alla fine l'ebbe vinta.
Lucio esordì quindi come solista con il 45 giri che includeva Per
una lira e Dolce di giorno, con modesti risultati di vendite, tanto
che oggi il disco gode di grande considerazione nel circuito
collezionistico. Le due canzoni vennero poi portate al successo
rispettivamente dai Ribelli capitanati da Demetrio Stratos e dai Dik
Dik. Nel circuito degli "addetti ai lavori", Per una lira si fece
notare come brano fortemente innovativo nel testo e nella scrittura
musicale.
1967-1968: il successo di 29 Settembre e Balla
Linda. Nel 1967 Mogol e Battisti sono gli autori di 29 Settembre,
interpretata dall'Equipe 84, un clamoroso successo che arriva al
primo posto della hit parade grazie alla trasmissione radiofonica
Bandiera gialla. Sempre in quell'anno scrivono un altro grande
successo per l'ex Camaleonte Riki Maiocchi, la celebre Uno in più,
considerata una canzone-manifesto della cosiddetta linea verde con
cui Mogol intendeva perseguire un rinnovamento della tradizione
musicale italiana, lavorando con giovani cantanti e autori quali
Battisti. Sempre nel 1967 suona la chitarra ne La ballata di
Pickwick, sigla iniziale e finale, mai pubblicata su disco, dello
sceneggiato di Ugo Gregoretti Il Circolo Pickwick; la canzone è
cantata da Gigi Proietti, che in seguito ricorderà il suo unico
incontro con Battisti.
Nel 1968 produce Luisa Rossi, il suo secondo singolo da interprete;
un blando Rhythm and Blues che non riscuoterà grande successo (sul
lato B è incisa Era, una delicata canzone dalle atmosfere quasi
medievali).
Nello stesso anno Battisti incide Prigioniero del mondo, una canzone
scritta dall'eccellente musicista Carlo Donida con testo di Mogol,
che doveva essere originariamente interpretata da Gianni Morandi, e
che Battisti porta con scarso successo alla manifestazione Un disco
per l'estate. Di questo brano esiste anche un raro videoclip girato
su pellicola in bianco e nero, che è anche il primo filmato assoluto
nel quale si vede il cantante, girato sulle montagne del Lazio e
proposto in televisione su Raidue nel settembre 2004 in una
trasmissione commemorativa a sei anni dalla scomparsa. Sul retro
Balla Linda, una canzone melodica ma già "sperimentale" per i canoni
musicali dell'epoca, in cui Battisti rifiuta la convenzione delle
rime baciate per i testi, d'accordo con Mogol.
Con Balla Linda partecipa al Cantagiro, dove si classifica al quarto
posto, entrando per la prima volta, con una canzone da lui
interpretata, in hit parade; la canzone, in una versione in inglese
intitolata Bella Linda, otterrà, eseguita dai Grassroots, un
notevole successo negli Stati Uniti, piazzandosi al numero 28 della
classifica di Billboard[6]. In quell'occasione alcune affermazioni
del cantante ("quando voi non sarete più popolari, io sarò ancora
famoso") finiscono per irritare critica e concorrenti, accusandolo
di presunzione ingiustificata, sebbene Lucio intendesse dimostrare
più che superiorità, una ripagata consapevolezza.[citazione
necessaria]
1969: la consacrazione come cantante e autore. |
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